Anche quest’anno a Milano è tempo per la nuova Design Week 2023. Torna il Salone del Mobile e, con esso, tornano gli eventi del Fuorisalone sparsi in tutta la città. Dal 17 al 23 aprile la città si anima con una serie di appuntamenti e installazioni.

Di anno in anno il calendario si fa sempre più fitto, ed in questo articolo ho selezionato per voi alcuni eventi in ordine sparso.

ll Fuorisalone a Porta Romana e Calvairate

Da segnare assolutamente in agenda, nel vostro tour del Fuorisalone 2023, una visita ad Alcova, piattaforma lanciata da Joseph Grima di Space Caviar e Valentina Ciuffi di Studio Vedèt. Nella location dell’ex Macello di Porta Vittoria (che da sola vale una visita) l’installazione This is Denmark permette ai visitatori di avvicinarsi all’essenza del design danese.

Da non perdere la sezione Alcova Project Space, per scoprire i nuovi nomi del design. Anche i Bagni Misteriosi, una delle piscine più suggestive della città, aprono le porte al pubblico grazie a Gubi, che celebra i dieci anni della sedia Beetle.

Alcova si conferma un evento clou di questa settimana… Soprattutto per la sua nuova location: in via Molise, al limite della circonvallazione esterna, negli spazi del vecchio mattatoio, gioiello di archeologia industriale del tardo liberty degli anni ’10 del secolo scorso, e uno dei tanti poli di interesse di una città che vuole valorizzare il suo passato adattandolo alle spinte e alle necessità del futuro… da mattatoio comunale a nuovo polo dello IED… da industria a contesto culturale e abitativo.

Tra imponenti volumi dal fascino decadente e una natura selvaggia che si riappropria dei suoi spazi e mastodontiche strutture di ferro arrugginito e fatiscente che diventano una quinta sublime maestosa per gli studi di design, troverete idee artistiche che si trasformano in oggetti di ogni forma, colore e materiale… sfruttando le potenzialità del vetro, della ceramica, del legno, dei metalli, dei tessuti.

Altrove Tortona Rocks

Un Giambellino tutto da scoprire con realtà molto interessanti che quasi sicurante in pochi conosceranno. ALTROVE è l’iniziativa pensata da Tortona Rocks – tra i principali attori del Fuorisalone milanese – per sperimentare nuove modalità progettuali creando cortocircuiti culturali tra il design e la città.

In collaborazione con MilanoSecrets, la piattaforma che racconta Milano attraverso i suoi indirizzi più insoliti ed esclusivi, quest’anno ALTROVE esplorerà il quartiere del Giambellino, scenografia urbana che conserva un’anima popolare con vocazione anche alla trasformazione. Il circuito cittadino porterà in primo piano otto luoghi quotidiani – dalla farmacia al laboratorio antropologico del cibo – nuovi indirizzi da scoprire, arricchiti, durante la design week, da oggetti di design lì collocati temporaneamente con i quali instaurano un rapporto dialogico site specific.

Questo percorso è pensato con Tortona Rocks che ha proposto, in ciascun luogo selezionato, i lavori di artisti pensati appositamente per dialogare con il luogo stesso. Da Trillino Selvaggio troverete un serpentone modulare di Filippo Zambelli che viene già usato dai bambini durante la loro attività e anche nelle ore di yoga o di svago di chi lavora in questo spazio.

Nella Farmacia Tolstoi invece ci sarà un ricaricatore a forma di sacca del sangue per sensibilizzare alla donazione: di Evelina Sanna con la collaborazione degli Amici del Policlinico Donatori di Sangue. Da Laboratorio antropologia del cibo gli avanzi, in cucina, sono spesso origine di nuovi processi creativi, dove ciò che rimane, lo scarto, diventa materia prima aperta a nuove interpretazioni.

Ecco allora il lavoro dei ragazzi di Conodesign con gli scarti del legno. Poi trovate anche i vasi a forma di churros di Bisk studio. Da Pastamordolce un lavoro incredibile fatto con immagini e modellini di pasta di Asli Özden, Mohgzaky Mohamed Zaky. Da Elvinatt invece c’è il lavoro di Alice Barki Ygrò: Emiliano Colombo.


Centro e distretto 5 Vie

Spostiamoci ora nel cuore di Milano, all’ombra del Castello Sforzesco: lo showroom Bene, in Foro Buonaparte 53, accoglie i visitatori in un giardino segreto tra arredamento e magici fiori di carta.

Anche Palazzo Visconti apre le porte – eccezionalmente – al pubblico, che potrà ammirare i grandi saloni affrescati. Il cuore del design del distretto 5 Vie è in via Cesare Correnti 14, che ospita diverse mostre.

A Palazzo delle Stelline si può ammirare il “Surprise Party!” di Constance Guisset.

Poco più in là Palazzo Litta – in Corso Magenta 24 – ospita la mostra “Doppia Firma”. Qui la prima sensazione è da sindrome di Stendhal, ad entrare in questo palazzo seicentesco gioiello dell’architettura barocca – oggi sede milanese del Ministero dei Beni Culturali – e nell’ammirare i suoi specchi, gli stucchi, le ricche dorature, i fastosi saloni, i soffitti dipinti. Poi l’occhio cade sulle opere in mostra, fatte da mani sapienti di talentuosi artigiani che hanno dato corpo e forma alle idee di designer di fama.

Continuiamo la passeggiata dedicata a Fuorisalone 2023 fino all’Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono 7, storicamente uno dei luoghi più ricchi del Fuorisalone. Quest’anno accoglie parte della mostra di INTERNI ‘spezzata’ tra sei location: Università degli Studi di Milano, Ortobotanico, Audi House of Progress, Eataly Milano Smeraldo, Urban Up Unipol e Torre Velasca.

Gli stand più interessanti e divertenti sono quelli nei cortili bramanteschi dell’Università Statale di via Festa del Perdono, dove l’eleganza rinascimentale riesce a legarsi perfettamente con i coloratissimi manufatti contemporanei. Tema di questa edizione è la sostenibilità, dunque largo a materiali alternativi e spesso riciclati. Interessante ad esempio nel settore dedicato al Brasile “Recoffee”, che realizza oggetti di design utilizzando caffè “usato”.

Fuorisalone in Brera

Il centralissimo quartiere di Brera è uno dei distretti più vivi – e affollati – del Fuorisalone. Immancabile una visita all’Ortobotanico, trasformato in una grande tavola da gioco da Italo Rota e CRA-Carlo Ratti Associati con Eni per l’evento “Walk the Talk – Energia in movimento”.

A Largo Treves, invece,  l’opera “Dry Days, Tropical Nights” invece ci invita a riflettere sul clima che cambia. Prossima tappa: la Pinacoteca di Brera, dove ammirare l’opera “Trame”, di Acquario Civico e Grohe. Un gioco d’acqua che riflette l’inconfondibile architettura del museo. Sempre ispirata all’acqua, per chiudere l’itinerario, è l’installazione luminosa a cielo aperto “Light, Floating Reflection” di Ingo Maurer che colora i Caselli di Porta Nuova.