La ristrutturazione della propria casa rappresenta spesso un impegno gravoso, non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di predisposizione e implementazione degli interventi. I lavori, a seconda della loro portata, possono rientrare nell’ambito della manutenzione ordinaria (o ‘leggera’) o in quello della manutenzione straordinaria (o ‘pesante’). Valutare questo aspetto è molto importante per approntare correttamente il progetto in tutti i suoi aspetti, dal budget di spesa alle varie fasi necessarie per completare i singoli interventi.

progetto architettonico

Differenze tra ristrutturazione leggera e pesante

Tra gli interventi di ristrutturazione leggera figurano tutte le opere che non hanno carattere strutturale e non comportano modifiche significative alle caratteristiche dell’edificio. Ragion per cui, fanno parte della manutenzione ordinaria: la tinteggiatura delle pareti, la posa della carta da parati, gli interventi minori di coibentazione e impermeabilizzazione dell’edificio, la realizzazione di tramezzi in cartongesso e di strutture a secco di altro tipo. Dal punto di visto burocratico, quando ci si appresta ad effettuare lavori di questo tipo, è necessario presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).

Ristrutturazione pesante

Per quanto riguarda i lavori che rientrano nell’ambito della ristrutturazione pesante, si tratta di interventi edilizi di maggiore portata, che investono anche l’aspetto strutturale dell’edificio e/o determinano modifiche alla volumetria. Gli esempi più significativi dei lavori di questo tipo sono: abbattimento e ricostruzione ex novo di un edificio, interventi sulle fondazioni, consolidamento e ripristino di parti strutturali e modifiche al prospetto stesso dell’edificio. In tal caso, tra gli adempimenti necessari all’avvio dei lavori c’è la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

progetto di ristrutturazione

Come pianificare la ristrutturazione

Un intervento di ristrutturazione, leggera o pesante che sia, non può prescindere da un’adeguata pianificazione. È importante avere un’idea precisa di cosa si vuole fare e di quale risultato si vuole ottenere, così da sottoporre le proprie proposte ad un tecnico, il quale ne valuterà la fattibilità dal punto di vista pratico. Qualora la ristrutturazione preveda di modificare la distribuzione dei volumi interni, per realizzare un open space o ampliare i locali esistenti, la valutazione tecnica viene effettuata a partire dai riscontri presenti nella planimetria catastale, ossia una piantina in scala della casa. Si tratta di un documento tecnico che può essere richiesto presso gli sportelli del Catasto o, in alternativa, ad un portale online specializzato.

Aspetti tecnici

Grazie al disegno planimetrico, un prospetto in formato A4 in scala 1:200, è possibile avere un’idea chiara su quale sia il ‘punto di partenza’ dei lavori, così da effettuare una stima accurata circa la fattibilità e i costi degli interventi. Lavorando sulla planimetria, il tecnico incaricato può produrre una bozza di progetto che recepisca le richieste del committente, prima di individuare le soluzioni da adottare in via definitiva.

In questa fase vengono definiti anche i costi degli interventi, comprensivi di materiali e manodopera, anche in relazione al budget messo a disposizione. Il consiglio è quello di prevedere una piccola ‘riserva’, alla quale attingere in caso di imprevisto o interventi extra.

Scelte stilistiche nel ristrutturare casa

Definiti gli aspetti tecnici della ristrutturazione, è possibile passare a quelli estetici e stilistici, che definiranno lo stile scelto per il design e l’arredo. Da questo punto di vista, oltre ai mobili ed ai complementi d’arredo, vanno scelti con cura i pavimenti e gli eventuali rivestimenti per le pareti (piastrelle per il bagno o parati per le altre stanze), cercando di creare accostamenti armoniosi che valorizzino le singole scelte e la qualità dell’intero progetto. In questa fase, per meglio visualizzare l’effetto finale delle soluzioni da adottare, è bene affidarsi ad un professionista – in genere un architetto – che possa realizzare una serie di rendering, ossia delle viste fotorealistiche degli interni da ristrutturare.