L’Appennino modenese presenta numerosi borghi ricchi di storia che offrono moltissimo dal punto di vista paesaggistico. Montalbano di Zocca è uno di questi piccoli borghi, denominato il paese “dalla terra pendente”, forse perché le case dell’antico borgo si arrampicano quasi in verticale lungo la parete Sud del Monte della Riva.

Ubicato nell’Appennino modenese , a circa 3 km da Zocca, 47 km da Modena e 49 km da Bologna, quasi al confine con la provincia di Bologna, il borgo si trova all’interno del Parco dei Sassi di Roccamalatina.

Montalbano è anche noto come borgo dei presepi in quanto, da diversi anni, nel periodo natalizio, diventa sede di una suggestiva Mostra di presepi allestita nelle sue antiche vie.

Storia

Il borgo è nominato per la prima volta nella dedizione del 1197 al Comune di Modena e nel 1306 i Capitani di Montalbano sono inclusi nel Libro delle famiglie nobili di Modena. Tornato sotto il dominio diretto degli Este, Montalbano fece parte della Podesteria di Montetortore dalla quale venne separato nel 1629 per essere infeudato prima al marchese Giovanni Maria Barbieri Fontana poi al marchese Bellincini. Nel 1637 divenne feudo dei Montecuccoli sotto i cui discendenti rimase fino alla fine del XVIII.

Cosa vedere

Il borgo antico

Il paese ha conservato intatto il fascino dell’antico fortilizio, con il saliscendi di vicoli, la Chiesa settecentesca di Santa Maria Assunta e l’attigua canonica, con il campanile del ‘600. Di notevole interesse sono l’insediamento di San Michele, l’Oratorio di S. Filippo Neri e l’Oratorio della Beata Vergine del Rosario di Via Piana.

Il borgo diventa particolarmente suggestivo in inverno in occasione delle nevicate, che rendono l’atmosfera magia e sospesa nel tempo.

La chiesa

L’interno della chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta e ricostruita nel 1757,  è un sobrio esempio di architettura settecentesca. E’ costituita da tre navate e vi sono conservati un battistero in arenaria e legno del 1614, tele del ‘600, un pregevole altare in scagliola del 1716 e statuette in marmo bianco del ‘300.

L’attigua canonica risale al secolo XVI, mentre la nuova canonica, con porticato settecentesco, alla sommità del borgo, fu realizzata nel secolo XVII sui resti del’antico castello. La torre campanaria è del ‘600, all’interno vi è conservata una campana del 1482 con bassorilievi.

Il panorama

Da questo borgo si ammira uno stupendo panorama: a nord i boschi che risalgono la Riva mentre a sud lo sguardo spazia oltre la valle del Rio Missano e arriva fino al crinale dell’appennino tosco-emiliano, dominato da Corno alle Scale e Monte Cimone.

L’oratorio di via Piana

Adiacente al cimitero troviamo l’oratorio di Via Piana. L’edificio, con antistante portichetto, presenta ancora il portale di arenaria riccamente decorato, su cui si legge la data 1636. La chiesetta è intitolata alla Beata Vergine per la Salute degli Infermi, poichè venne edificata nel 1636 a ringraziamento per la fine dell’epidemia di peste del 1630-32.

La Mostra di Presepi

Nel periodo natalizio il paese si anima e diventa la suggestiva sede di un mostra di presepi diffusa nel paese negli angoli più caratteristici del borgo.

Nei pomeriggi festivi, in questa atmosfera natalizia, vengono offerti vin brulé e dolci ed è possibile visitare il Mercatino di Natale.


Ph. Carla Costa per Amate Stanze Blog